Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18647 del 14 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18647PEN

Massima

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Il diritto di difesa nel processo, quale causa di non punibilità per il reato di diffamazione, si estende anche a espressioni offensive non strettamente necessarie per l'esercizio della difesa, purché logicamente connesse all'oggetto della causa e inserite nel sistema dialettico del procedimento, senza che sia richiesta la verità o fondatezza delle affermazioni, essendo sufficiente il loro collegamento logico-causale con la materia del contendere. L'ambito applicativo dell'art. 598 c.p. è più ampio rispetto all'esimente generale di cui all'art. 51 c.p., ricomprendendo manifestazioni che altrimenti rimarrebbero fuori dall'esercizio del diritto di difesa, a condizione che le offese siano pertinenti all'oggetto del giudizio, anche in via indiretta, e non siano del tutto estranee o pretestuose rispetto alle necessità difensive. Inoltre, l'adempimento del dovere genitoriale di protezione del minore può integrare una causa di giustificazione ai sensi dell'art. 51 c.p. per espressioni offensive contenute in atti processuali, qualora il genitore abbia fondati sospetti di condotte pregiudizievoli nei confronti del figlio. Infine, la valutazione della sussistenza dell'esimente deve avvenire sulla base di una complessiva e coerente analisi del contenuto degli atti difensivi, senza che assuma rilievo la verità o fondatezza delle singole affermazioni, essendo sufficiente il loro collegamento logico con la materia del contendere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna emessa in data 19/05/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CATENA Rossella;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per la ricorrente il difensore d…

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