Cassazione penale Sez. III sentenza n. 629 del 12 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:629PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di frode alimentare può essere provato attraverso indizi esterni, quali la presenza di una struttura organizzativa, la divisione dei ruoli tra i partecipanti e la stabile realizzazione dei reati-fine, senza che sia necessaria l'individuazione di tutti i membri del sodalizio criminoso già al momento dell'autorizzazione delle intercettazioni. La tardiva iscrizione del nome dell'indagato nel registro di cui all'art. 335 c.p.p. non determina l'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti prima dell'iscrizione, poiché tale sanzione non è prevista espressamente dalla legge, ferma restando la responsabilità disciplinare o penale del pubblico ministero. Gli atti di indagine compiuti dopo la richiesta di proroga del termine delle indagini preliminari e prima del provvedimento del giudice sono comunque utilizzabili, a condizione che siano stati compiuti entro il termine originariamente previsto, salvo che la proroga venga successivamente negata. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale e di quelli del tribunale del riesame è diretto a verificare la congruenza logica e la completezza dell'apparato argomentativo, senza poter sindacare il giudizio ricostruttivo del fatto e l'apprezzamento del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza del materiale probatorio, quando la motivazione sia adeguata ed esente da errori logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di Si. Ni., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del tribunale del riesame di Bari del 5 maggio del 2008;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Ciro Petti;

sentito il Sostituto Procuratore Generale Dott. Vito D'Ambrosio, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata;

udito il difensore avv. Santangelo Francesco.

os…

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