La comunicazione di avvio del procedimento di approvazione di un progetto di opera pubblica, comportante implicita dichiarazione di pubblica utilità, deve essere effettuata nei confronti dei soli soggetti direttamente interessati dalla procedura espropriativa, non essendo necessaria la comunicazione individuale ai terzi confinanti o proprietari di immobili adiacenti, per i quali vale la pubblicità erga omnes. Tuttavia, l'approvazione del progetto definitivo, da cui discende la dichiarazione di pubblica utilità, necessita della preventiva comunicazione di avvio del procedimento ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge n. 241/1990, al fine di consentire la partecipazione e la collaborazione del cittadino interessato alla formazione della volontà amministrativa. L'atto che approva il progetto definitivo di un'opera pubblica deve altresì indicare i termini di inizio e compimento dei lavori e delle espropriazioni, in ossequio al principio di certezza dei tempi procedimentali. L'occupazione di urgenza preordinata all'espropriazione è legittima solo se presupposta da una valida dichiarazione di pubblica utilità, sicché l'annullamento dell'approvazione del progetto definitivo, in cui tale dichiarazione è insita, determina il travolgimento dell'occupazione di urgenza per illegittimità derivata. L'art. 22-bis del d.P.R. n. 327/2001, che prevede l'occupazione di urgenza senza particolari indagini o formalità nei casi in cui il numero dei destinatari della procedura espropriativa sia superiore a 50, non eccede i limiti della delega conferita dalla legge n. 166/2002 e non è irragionevole, in quanto finalizzato ad agevolare le procedure di immissione nel possesso.