Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1774 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:1774SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordine di demolizione di un'opera edilizia asseritamente abusiva è viziato qualora l'amministrazione non sia in grado di fornire la prova documentale dell'assenza di un valido titolo edilizio, in presenza di elementi gravi, precisi e concordanti che inducono a presumere il rilascio di una regolare autorizzazione, anche in considerazione del lungo tempo trascorso dalla realizzazione dell'opera senza che l'amministrazione abbia mosso alcun rilievo. In tali casi, l'amministrazione ha l'onere di motivare in modo congruo il provvedimento demolitorio, indicando il pubblico interesse, diverso dal mero ripristino della legalità, idoneo a giustificare il sacrificio dell'interesse privato del proprietario che abbia maturato una posizione di legittimo affidamento. La massima si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1. L'ordine di demolizione di un'opera edilizia abusiva deve essere adeguatamente motivato, richiedendosi una motivazione specifica solo nel caso in cui, per il lungo lasso di tempo trascorso dalla commissione dell'abuso e il protrarsi dell'inerzia dell'amministrazione, si sia ingenerata una posizione di affidamento nel privato. In tale ipotesi, l'amministrazione ha l'onere di indicare il pubblico interesse, diverso da quello al mero ripristino della legalità, idoneo a giustificare il sacrificio del contrapposto interesse privato. 2. Nella fattispecie, risulta adeguatamente comprovato che i costruttori presentarono una domanda per la licenza di costruzione del manufatto, la cui sorte è rimasta ignota. Tuttavia, il principio per cui le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concludere, mediante l'adozione di un provvedimento espresso, ogni procedimento amministrativo che consegua obbligatoriamente ad un'istanza, era comunque immanente nel sistema, prima di essere stato positivizzato nell'art. 2 della l. 241/90. 3. Pertanto, si deve presumere che il procedimento in questione sia stato condotto a compimento e gli uffici comunali si siano definitivamente pronunciati sulla domanda, mentre l'assenza di rilievi da parte del Comune per circa quarant'anni e l'avvio del procedimento sanzionatorio solo a seguito della segnalazione di un privato, in relazione alle caratteristiche della costruzione e non alla comprovata assenza di titolo, inducono a ritenere che il titolo edilizio sia stato in effetti emesso e la costruzione realizzata nel rispetto del progetto assentito. 4. In ogni caso, gli elementi sopra evidenziati conducono a riconoscere che si è ingenerata una posizione di affidamento nel privato, che avrebbe imposto una peculiare motivazione per giustificare il provvedimento demolitorio.

Sentenza completa

N. 02174/2010
REG.RIC.

N. 01774/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02174/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2174 del 2010, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio degli stessi in ((omissis)), Corso del Popolo, 81;

contro

il Comune di Venezia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso la Civica Avvocatura nella sede municipale in Venezia S. Marco, 4091;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza …

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