Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19479 del 21 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19479PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'esimente della provocazione (art. 599 c.p.) non può essere riconosciuta quando le offese pronunciate dall'imputato sono sproporzionate rispetto alle eventuali parole ingiuriose proferite dalla persona offesa, in quanto il diritto di reagire a un'offesa non può essere esercitato in modo eccessivo e smisurato. Anche se la persona offesa abbia pronunciato qualche parola ingiuriosa, ciò non giustifica una serie di contumelie da parte dell'imputato, essendo necessaria una proporzionalità tra l'offesa subita e la reazione. Il giudice, nel valutare la sussistenza dell'esimente, deve quindi accertare se vi sia stata una evidente sproporzione tra le offese reciprocamente pronunciate, rigettando la scriminante quando l'imputato abbia reagito in modo sproporzionato e smisurato rispetto all'offesa subita. Tale principio si fonda sulla necessità di contemperare il diritto di difesa dell'onore con il dovere di mantenere un comportamento proporzionato e non eccessivo nella reazione a un'offesa, al fine di preservare la civile convivenza e il rispetto reciproco tra le persone. Il giudice, nel valutare la sussistenza dell'esimente, deve quindi operare un bilanciamento tra il diritto di reazione dell'imputato e l'esigenza di evitare reazioni sproporzionate e smisurate, rigettando la scriminante quando l'imputato abbia reagito in modo eccessivo rispetto all'offesa subita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. MA. , N. IL (OMESSO);

2) LA. GI. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 15/2008 TRIBUNALE di ALESSANDRIA, del 02/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco, che conclude per l'annullamento con rinvio.

FATTO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.