Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 139 del 2017

ECLI:IT:TARVEN:2017:139SENT

Massima

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Il Comune, nell'ambito della propria discrezionalità amministrativa, può legittimamente decidere di non aggiudicare una gara pubblica per la locazione di un immobile comunale, qualora ritenga che nessuna delle offerte presentate sia idonea a soddisfare l'interesse pubblico perseguito, consistente nel consolidamento dello sviluppo turistico della località e nell'incremento del livello di eccellenza del servizio di ristorazione da offrirsi agli utenti. Tale decisione, adeguatamente motivata in relazione all'inidoneità delle offerte a raggiungere l'obiettivo economico-giuridico prefissato, non configura un provvedimento di autotutela, ma rappresenta uno dei possibili esiti fisiologici della procedura di gara, rientrando nel potere discrezionale della stazione appaltante di non procedere all'aggiudicazione qualora nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto del contratto. La valutazione di inidoneità delle offerte, fondata su elementi di fatto non implausibili, è sindacabile dal giudice amministrativo solo per profili di manifesta illogicità o irragionevolezza, non ravvisabili nel caso di specie. Inoltre, il bando di gara può legittimamente prevedere requisiti di partecipazione, come quello relativo al fatturato minimo, proporzionati e coerenti con l'oggetto e le finalità della concessione, senza che ciò integri una preclusione alla partecipazione. Infine, la mancata sottoscrizione di alcuni fogli del verbale di gara da parte di tutti i membri della commissione non inficia la validità delle operazioni svolte, essendo sufficiente la sottoscrizione del presidente e del segretario a garantire l'integrità del collegio.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/02/2017

N. 00139/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01089/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1089 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Davide Zandegiacomo Rizio', rappresentato e difeso dagli avvocati Luigi Garofalo, Silvia Viario, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Luigi Garofalo in Venezia, Piazzale Roma, 468/B;

contro

Comune di Auronzo di Cadore, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Alfredo Bianchini, Antonio Prade, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Alfredo Bianchini in Venezia, Piazzale Roma, 464;

nei confronti di

Luigina Corte Corinello, non costituita in giudizio;
Quinz Srl, in persona del legale…

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