Consiglio di Stato sentenza n. 4660 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:4660SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa in sede di pianificazione urbanistica generale, può legittimamente modificare la destinazione d'uso di un'area da industriale/artigianale a zona agricola, anche in presenza di un'attività imprenditoriale preesistente, purché tale scelta non sia manifestamente irragionevole o illogica e sia adeguatamente motivata con riferimento ai principi e ai criteri di fondo del piano, senza che sia necessaria una specifica e puntuale motivazione in ordine alle singole osservazioni presentate dal privato nel corso del procedimento di formazione dello strumento urbanistico. Ciò in quanto il Comune, nel perseguire finalità di tutela ambientale e di contenimento del consumo di suolo, può legittimamente imporre la destinazione agricola a determinati suoli, anche ai margini del centro urbano, senza che ciò comporti la lesione di una aspettativa qualificata del privato proprietario, il quale non può vantare un diritto quesito alla conservazione della precedente destinazione urbanistica. Inoltre, il Comune non è tenuto a motivare in modo specifico e puntuale il trattamento differenziato riservato a proprietà confinanti, essendo sufficiente che la scelta di modificare la destinazione urbanistica di una determinata area sia adeguatamente giustificata con riferimento ai criteri generali di pianificazione, senza che sia necessario un confronto analitico con la situazione di altre aree.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/10/2017

N. 04660/2017REG.PROV.COLL.

N. 10763/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10763 del 2015, proposto dal signor Fausto Vitali, rappresentato e difeso dall'avvocato Marzio Dallari, con domicilio eletto presso lo studio Gian Marco Grez & associati s.r.l. in Roma, corso Vittorio Emanuele II, 18;

contro

Comune di Ferrara, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Edoardo Nannetti, Matilde Indelli, Barbara Montini e Guido Fiorentino, con domicilio eletto presso quest’ultimo difensore in Roma, via Tibullo, n.10;
Provincia di Ferrara, in persona del legale rappresentante p.t., non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenz…

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