L'Amministrazione comunale può legittimamente istituire una fermata per il trasporto pubblico extraurbano, anche in prossimità di aree di intersezione stradale, purché nel rispetto delle prescrizioni del Codice della Strada e del relativo Regolamento di esecuzione, in particolare per quanto riguarda la distanza minima di 20 metri dall'intersezione. Tale potere discrezionale dell'Amministrazione non è sindacabile dal giudice amministrativo, salvo che non risulti obiettivamente irragionevole, essendo finalizzato a garantire la sicurezza della circolazione e degli utenti del servizio di trasporto pubblico. L'Amministrazione può legittimamente rimeditare le proprie precedenti determinazioni in materia, anche in presenza di un pregresso diniego, senza che ciò comporti necessariamente un vizio di legittimità, purché la nuova valutazione dell'interesse pubblico non risulti obiettivamente irragionevole. Inoltre, la circostanza che l'azienda di trasporto pubblico disponga di un proprio terminal per il carico e lo scarico dei passeggeri non preclude all'Amministrazione la possibilità di istituire una fermata in prossimità di tale terminal, qualora ciò sia ritenuto necessario per garantire la sicurezza della circolazione e degli utenti.