Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5777 del 6 febbraio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:5777PEN

Massima

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La persona offesa dal reato non ha il diritto di ricorrere personalmente per cassazione sottoscrivendo il relativo atto, in quanto tale diritto spetta esclusivamente all'imputato e non alle altre parti del processo. Il ricorso proposto dalla persona offesa deve, pertanto, essere dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione del ricorrente. Alla dichiarazione di inammissibilità consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della cassa delle ammende, determinata secondo equità. Tale principio si fonda sulla natura del processo penale, che è volto all'accertamento della responsabilità dell'imputato e non alla tutela degli interessi della persona offesa, la quale può partecipare al procedimento ma non può autonomamente impugnare i provvedimenti giurisdizionali. La legittimazione a ricorrere per cassazione è, infatti, riconosciuta soltanto all'imputato, in quanto titolare del diritto di difesa e di impugnazione delle decisioni che lo riguardano direttamente. Pertanto, il ricorso proposto dalla persona offesa, in assenza di una specifica previsione normativa che le attribuisca tale facoltà, deve essere dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Composta dai Sigg:ri
Raffaele Leonasi - Presidente
Adolfo Di Virginio - Consigliere
Bruno Oliva - Consigliere
Carlo Piccininni - Consigliere
Domenico Carcano - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso inoltrato da Norese Francesco avverso ordinanza di archiviazione emessa dal g.i.p. del Tribunale di Roma in data 11.7.2001;
lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso;
udita la relazione del Cons. Adolfo Di Virginio;
ritenuto che il Norese, nella dedotta qualità di persona offesa dal reato, ha inoltrato personalmente ricorso contro l'ordinanza indicata in epigrafe;
che, come affermato dalla giurisprudenza di questa Corte (SS.UU. 16.12.1998, Messina), la persona offesa non ha diritto di ricorrere personalmente per cassazione sottoscrivendo il relativo atto, tale diritto competendo al solo im…

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