Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, Sezione Autonoma di Bolzano, stabilisce che: 1. L'annullamento giurisdizionale di una concessione edilizia per vizi sostanziali, e non meramente procedurali, comporta che la posizione del titolare della concessione annullata non si differenzia da quella di chi ha realizzato opere abusive senza titolo, in quanto la situazione di affidamento si configura solo nei confronti dell'annullamento in sede amministrativa e non in sede giurisdizionale. 2. In caso di annullamento giurisdizionale di una concessione edilizia, il Sindaco è tenuto ad adottare i provvedimenti sanzionatori previsti dalla legge, applicando la sanzione pecuniaria di cui all'art. 88 della legge provinciale n. 13/1997, parametrata sull'intero volume del fabbricato, il cui pagamento integrale produce gli effetti della concessione in sanatoria. 3. La concessione edilizia in sanatoria può essere rilasciata solo nel caso in cui sia possibile eliminare i vizi procedurali che hanno determinato l'annullamento, mentre non è ammissibile in presenza di vizi sostanziali accertati in sede giurisdizionale, per i quali trova applicazione esclusivamente la sanzione pecuniaria. 4. L'amministrazione comunale è tenuta a dare concreta ottemperanza al giudicato di annullamento della concessione edilizia, procedendo al riesame dell'intera vicenda per ripristinare l'ordine giuridico violato, mediante l'adozione di provvedimenti conformi alla normativa vigente, ivi compresa la possibilità di rilasciare una nuova concessione edilizia a sanatoria, previa corresponsione delle dovute sanzioni amministrative. 5. In caso di ulteriore inadempienza dell'amministrazione comunale all'ottemperanza del giudicato, il Tribunale nomina un Commissario ad acta per l'esecuzione di quanto stabilito nella sentenza.