Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2034 del 2017

ECLI:IT:TARPA:2017:2034SENT

Massima

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Il regolamento comunale di arredo urbano, che disciplina l'installazione di chioschi e edicole, può legittimamente vietare la collocazione di tali strutture precarie nel centro storico della città, anche per le attività già esistenti, al fine di salvaguardare i valori architettonici ed ambientali dell'abitato. Tale disciplina regolamentare, che prevede l'obbligo di adeguamento delle installazioni esistenti non conformi entro un termine stabilito, non viola il principio di irretroattività della legge, in quanto si pone in continuità con la precedente normativa comunale in materia. L'amministrazione, pertanto, è legittimata a rigettare l'istanza di voltura dell'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico per un chiosco ubicato nel centro storico, nonché a sospendere il procedimento di subingresso nell'attività commerciale, in applicazione delle chiare disposizioni regolamentari, senza che ciò possa ritenersi in contrasto con precedenti atti favorevoli o con il principio di continuità aziendale. La mancata partecipazione del privato al procedimento, pur costituendo un vizio formale, non determina l'annullamento dell'atto impugnato, qualora il privato non abbia indicato quali elementi conoscitivi avrebbe potuto introdurre nel procedimento, ove avesse effettivamente partecipato. Inoltre, il provvedimento plurimotivato rimane intangibile anche qualora una delle motivazioni addotte risulti infondata, purché sia sorretta da almeno una delle ragioni giustificatrici.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/08/2017

N. 02034/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00444/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 444 del 2015, proposto da:
Salvatore Di Giovanni, rappresentato e difeso dall'avv. Alberto Lo Giudice, con domicilio eletto in Palermo, piazza S. Francesco di Paola n. 48, presso lo studio dell’avv. Giovanna Sammartano;

contro

il Comune di Trapani, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Carmela Santangelo e Francesco Paolo Di Trapani, con domicilio
ex
art. 25, co. 1, lett. a), cod. proc. amm. presso la segreteria del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, con sede in Palermo, via Butera n. 6;

per l'annullamento

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