Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2100 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:2100SENT

Massima

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L'Amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente i propri provvedimenti, indicando in modo chiaro e comprensibile l'iter logico-giuridico seguito, al fine di consentire al destinatario di comprendere le ragioni della decisione adottata e di poter esercitare effettivamente il diritto di difesa. La carenza o l'insufficienza della motivazione, che non consenta di ricostruire l'iter logico-decisionale dell'Amministrazione, integra una violazione dell'obbligo di motivazione di cui all'art. 3 della Legge n. 241/1990 e comporta l'annullamento del provvedimento impugnato. L'Amministrazione, nell'esercizio della propria discrezionalità, deve pertanto indicare in modo chiaro e puntuale i presupposti di fatto e di diritto che hanno condotto all'adozione del provvedimento, in modo da rendere trasparente e controllabile l'attività amministrativa. Il rispetto dell'obbligo di motivazione costituisce, infatti, una garanzia fondamentale per il cittadino, in quanto consente di verificare la legittimità dell'azione amministrativa e di tutelare adeguatamente le proprie posizioni giuridiche.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/08/2020

N. 02100/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02668/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2668 del 2008, proposto da
Barbara Laudani, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Tamburello, con domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via Ventimiglia, 145;

contro

Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Ufficio Scolastico Provinciale di Catania, Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria
ex lege
in Catania, via Vecchia Ognina, n. 149;

per l'annullamento…

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