Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43876 del 17 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43876PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. è configurabile anche in assenza di precedenti accertamenti giudiziari sulla permanenza e operatività del sodalizio criminoso, essendo sufficiente che il gruppo criminale sia potenzialmente capace di esercitare intimidazione e come tale sia percepito all'esterno, senza che sia necessario il concreto esercizio di atti intimidatori. La prova dell'esistenza dell'associazione può essere desunta in via indiretta da facta concludentia, tra i quali assumono particolare rilievo i delitti programmati ed effettivamente realizzati, quando dall'esame del contesto in cui gli stessi sono maturati e dalle modalità esecutive emerga l'esistenza di un vincolo associativo e di una diffusa intimidazione. Ai fini della configurabilità dell'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 d.l. n. 152/1991, è sufficiente che le condotte estorsive siano connotate da modalità tipiche dell'intimidazione mafiosa, quali l'assurdità delle richieste di denaro, tanto ingenti quanto del tutto prive di ragioni giustificative, e il conseguente stato di soggezione della vittima. La determinazione della pena, anche in relazione alle circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/06/2015 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/05/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. SANTE SPINACI che ha concluso per le il rigetto del ricorso;
uditi i difensori avv. (OMISSIS) del Foro di Reggio Calabria, in difesa di (OMISSIS);
avv. (OMISSIS) del Foro di Re…

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