Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26201 del 4 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:26201PEN

Massima

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Il superamento del termine perentorio per la richiesta di discussione orale dell'appello, ai sensi dell'art. 23-bis del D.L. n. 137/2020, convertito con modificazioni dalla L. n. 176/2020, determina il consolidamento della trattazione in forma scritta, rendendo irrilevanti, nel processo, le vicende personali dell'imputato e le ragioni di rinvio della trattazione scritta diverse dalla nullità degli atti introduttivi e dalla non corretta instaurazione del contraddittorio. Pertanto, la sentenza di appello emessa all'esito di un procedimento trattato in forma scritta, in assenza di richiesta di discussione orale, è legittima anche qualora l'imputato sia stato impedito a presenziare per sopravvenuta detenzione, purché il contraddittorio si sia regolarmente instaurato con la citazione dell'imputato per il giudizio di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Relatore

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. LANNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ca.Em. nato a S il (Omissis)
avverso la sentenza del 12-07-2023 della CORTE APPELLO di PALERMO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) MANCUSO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ((omissis)) che ha concluso chiedendo
udito il difensore
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del dotto ((omissis)), Sostituto Procuratore generale presso questa Corte, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza d…

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