Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 43201 del 22 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43201PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, in presenza di una causa estintiva del reato, può pronunciare sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129 comma 2 c.p.p. soltanto quando le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la sua rilevanza penale ovvero la non commissione del medesimo da parte dell'imputato emergano dagli atti in modo assolutamente incontestabile, ferme restando le ipotesi in cui il giudice sia chiamato a dover approfondire ex professo il materiale probatorio acquisito. L'evidenza richiesta dalla norma presuppone la manifestazione di una verità processuale così chiara, manifesta ed obiettiva da rendere superflua ogni altra dimostrazione, la quale finirebbe per concretizzarsi in qualcosa di più di quanto la legge richiede per l'assoluzione ampia. Allorché le risultanze processuali siano tali da condurre a diverse interpretazioni tutte logicamente corrette, l'omesso proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p. non può venire in considerazione come violazione di legge, né l'eventuale vizio di difetto di motivazione è deducibile in cassazione poiché l'inevitabile rinvio al giudice di merito sarebbe incompatibile con l'obbligo di declaratoria immediata della causa estintiva del reato. La pronuncia assolutoria nel merito non può prevalere sulla causa estintiva del reato, salvo i casi in cui il giudice di appello - nonostante il sopravvenire di una causa estintiva - ritenga infondato nel merito l'appello proposto dal pubblico ministero avverso la sentenza di assoluzione di primo grado resa ai sensi dell'art. 530 comma 2 c.p.p. o qualora sia chiamato a valutare il compendio probatorio ai fini delle statuizioni civili per la presenza della parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI ((omissis)) - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/10/2018 del TRIBUNALE di MONZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PEZZELLA VINCENZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Gen. Dott.ssa CASELLA GIUSEPPINA che ha concluso chiedendo la trasmissione degli atti alla Corte di Appello di Milano.
udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS) in sostituzi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.