Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5853 del 15 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5853PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La pericolosità sociale di un soggetto indiziato di appartenere ad associazioni di tipo mafioso deve essere attuale e concretamente accertata dal giudice, senza poter presumere tale requisito sulla base del solo esito di un precedente procedimento penale. Il giudizio di pericolosità sociale deve fondarsi su elementi sintomatici della perdurante contiguità del soggetto con l'ambiente criminale, quali i consolidati rapporti con esponenti di spicco della criminalità organizzata, la partecipazione a operazioni economico-finanziarie opache e il coinvolgimento in attività illecite, che dimostrino il persistente inserimento del proposto nell'ambito della criminalità mafiosa. Ove tali elementi siano riscontrati, il giudice può ritenere sussistente il requisito dell'attualità della pericolosità sociale, anche in assenza di recenti condanne penali, e applicare le conseguenti misure di prevenzione personali, purché ne motivi adeguatamente la durata in relazione alla concreta pericolosità del soggetto. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla verifica della sua mera esistenza e non si estende all'apprezzamento della logicità e della congruità della stessa, salvo i casi di motivazione meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso il decreto emesso il 29/05/2020 dalla Corte di appello di Ancona;
Sentita la relazione del Consigliere CENTONZE Alessandro;
Lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale FIMIANI Pasquale, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto in epigrafe la Corte di appello di Ancona confermava il provvedimento emesso dal Tribunale di Ancona il 13/01/2019, con cui era stata applicata a (OMISSIS) la misura della sorveglianza spec…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.