Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13829 del 23 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:13829PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La Corte di Cassazione, in tema di misure cautelari personali, ritiene che il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge o la manifesta illogicità della motivazione del provvedimento, ma non anche quando propone censure che riguardino la mera ricostruzione dei fatti o che tendano a proporne una ricostruzione alternativa. Pertanto, le doglianze del ricorrente che mirano ad una inammissibile rivalutazione della misura cautelare applicata, senza confrontarsi con le specifiche argomentazioni del provvedimento impugnato, rendono il ricorso inammissibile. Inoltre, le modifiche introdotte dalla L. 23 giugno 2017, n. 103 circa l'inammissibilità del ricorso personale in cassazione si estendono anche all'impugnazione proposta ex art. 311 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/09/2017 del TRIB. DEL RIESAME di BOLOGNA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORRELLI PAOLA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 8 settembre 2017, il Tribunale di Bologna, sezione riesame, ha confermato quella pronunziata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Piacenza, con la …

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