Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2165 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:2165SENT

Massima

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La revoca di un titolo autorizzatorio per l'esercizio di un'attività commerciale non determina automaticamente la decadenza della relativa concessione di occupazione di suolo pubblico, essendo necessario un provvedimento espresso di autotutela che ne dichiari l'inefficacia. Il principio di certezza dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini impone che qualunque provvedimento limitativo della sfera giuridica del privato, in particolare incidente su di un precedente atto ampliativo, venga previamente comunicato e assuma quindi forma espressa. Pertanto, la mancata adozione e comunicazione di un provvedimento espresso di revoca della concessione di occupazione di suolo pubblico, a fronte della sopravvenuta carenza del titolo autorizzatorio all'esercizio dell'attività commerciale, determina l'illegittimità del successivo provvedimento che dispone la chiusura dell'esercizio per occupazione abusiva del suolo pubblico.

Sentenza completa

N. 05042/2015
REG.RIC.

N. 02165/2016 REG.PROV.COLL.

N. 05042/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5042 del 2015, proposto da:
Società Food Fiore Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv. Antonino Galletti, Giuliano Boschetti, con domicilio eletto presso l’avv. Antonino Galletti in Roma, Piazzale Don Giovanni Minzoni, 9;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso l’avv. Alessandro Rizzo in Roma, Via Tempio di Giove;

per l'annullamento

della D.D. rep. CA/1007/2015 del 31.03.15 avente ad oggetto: "chiusura ex ordinanza sindacale n. 2…

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