Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 8122 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:8122SENB

Massima

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La concessione di occupazione di suolo pubblico può essere legittimamente revocata dall'amministrazione comunale qualora il concessionario realizzi l'occupazione con modalità sostanzialmente diverse da quelle puntualmente indicate nell'atto concessorio, in quanto tale condotta integra la fattispecie di "mancato rispetto delle prescrizioni previste nell'atto di concessione" che, ai sensi del regolamento comunale, costituisce causa di decadenza dalla concessione stessa. L'amministrazione, pertanto, è legittimata a revocare la concessione quando l'occupazione del suolo pubblico avvenga con modalità difformi rispetto a quelle espressamente autorizzate nell'atto di concessione, non essendo rilevante ai fini della legittimità del provvedimento di revoca la circostanza che l'amministrazione abbia precedentemente disposto una proroga del termine di esecutività della concessione, atteso che tale proroga non ha comportato alcuna concreta azione da parte del concessionario per adeguare l'occupazione alle prescrizioni contenute nell'atto concessorio. La revoca della concessione di occupazione di suolo pubblico per mancato rispetto delle prescrizioni contenute nell'atto concessorio è pertanto legittima, in quanto l'amministrazione comunale è tenuta a verificare il puntuale rispetto delle modalità di occupazione autorizzate e, in caso di difformità, a revocare la concessione al fine di garantire il corretto utilizzo del demanio comunale.

Sentenza completa

N. 05895/2011
REG.RIC.

N. 08122/2011 REG.PROV.COLL.

N. 05895/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5895 del 2011, proposto dalla:
società Re Bambus s.r.l., in persona del legale rapp.te p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Stefano Margiotta e Chiara Magistrini, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Stefano Margiotta, in Roma, via Groenlandia n. 31;

contro

Comune di Roma - Municipio II, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso gli uffici, in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale del Comune di Roma di cui al prot. n.…

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