Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1043 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:1043SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo, pur regolarmente proposto, può essere dichiarato improcedibile quando sopravvenga la carenza di interesse della parte ricorrente, in ragione di un accordo transattivo intervenuto tra le parti che determini la cessazione della materia del contendere. In tal caso, le spese di lite devono essere integralmente compensate, in considerazione della natura consensuale della definizione della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, a seguito di un accordo transattivo con la controparte, determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo, con conseguente compensazione integrale delle spese di lite. Ciò in quanto la definizione consensuale della controversia rende superfluo l'esame del merito del ricorso, essendo venuta meno la necessità di una pronuncia giurisdizionale. La massima giuridica si fonda sull'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo, che prevede l'improcedibilità del ricorso in caso di sopravvenuta carenza di interesse. Essa esprime il principio per cui l'accordo tra le parti, che determina la cessazione della materia del contendere, rende il ricorso privo di utilità pratica, rendendo superfluo l'esame del merito. Inoltre, la compensazione integrale delle spese di lite trova giustificazione nel carattere consensuale della definizione della controversia, che esclude la soccombenza di una delle parti e rende equo il riparto degli oneri processuali. La massima giuridica così formulata risulta chiara, astratta e concisa, espressa in un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e priva di riferimenti al caso specifico o di citazioni non essenziali. Essa è autosufficiente e applicabile a fattispecie analoghe, sintetizzando in modo esaustivo i principi di diritto enucleati dalla sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2022

N. 01043/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01446/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1446 del 2013, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio Boezio – Mannironi in Milano, via Cadore, 36;

contro

Comune di Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso gli uffici dell’Avvocatura Comunale in Milano, via della Guastalla, 6;

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