Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31709 del 20 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:31709PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l'uso di una bacheca "Facebook" integra un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell'art. 595, comma 3, c.p., in quanto la condotta realizzata è potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato, o comunque quantitativamente apprezzabile, di persone. La contestualità delle offese in presenza (virtuale) della persona offesa non può essere esclusa dalla sola circostanza che la persona offesa abbia dichiarato di avere letto personalmente le offese, in quanto riferire di avere letto un post non può significare avere avuto immediata contezza delle frasi pubblicate. Ai fini dell'identificazione dell'autore del post diffamatorio, non è necessaria l'individuazione dell'indirizzo IP, essendo sufficiente la presenza di gravi elementi univocamente convergenti sull'identificazione, quali il nome utilizzato nel profilo, la presenza di foto e del circuito relazionale dell'imputato, nonché l'aggiornamento costante del profilo con commenti in linea con le sue posizioni, anche in assenza di una formale denuncia di clonazione del profilo da parte dell'imputato. Il principio di necessaria correlazione tra imputazione e sentenza di cui all'art. 521 c.p.p. non è violato dalla mancata indicazione delle singole date di pubblicazione dei post diffamatori, essendo sufficiente l'indicazione del periodo temporale di riferimento delle querele presentate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia Rosa An - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/03/2022 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa PILLA EGLE;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dott. EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
Lette le conclusioni scritte del difensore di fiducia e procuratore speciale, avv. (OMISSIS), pe…

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