Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31824 del 4 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:31824PEN

Massima

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Il reato di ingiuria non sussiste quando la condotta dell'imputato, pur contenendo espressioni critiche e taglienti, non sia diretta a ledere intenzionalmente l'altrui patrimonio morale e dignità sociale, ma piuttosto a formulare un ammonimento su comportamenti che possano risultare lesivi dell'immagine della persona offesa nel contesto sociale in cui vive. In tali casi, infatti, non può ritenersi provata la volontà dell'agente di offendere l'altrui onore e decoro, elemento essenziale per la configurazione del delitto di ingiuria ai sensi dell'art. 594 c.p. La mera constatazione di uno stile comportamentale ritenuto discutibile, senza l'attribuzione di qualifiche offensive, non integra gli estremi del reato, essendo necessario che l'espressione usata sia diretta a ledere intenzionalmente la reputazione altrui. Il giudice, pertanto, nel valutare la sussistenza del reato di ingiuria, deve accertare non solo il significato oggettivo delle parole utilizzate, ma anche l'effettiva volontà dell'agente di offendere l'altrui patrimonio morale, non potendo desumersi tale elemento dalla sola formulazione di critiche, anche aspre, su comportamenti ritenuti censurabili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. SE. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/06/2008 del TRIB. SEZ. DIST. di OSTIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE Antonio;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni

che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza;

udito il difensore avv. VITUCCI Antonio.

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