Cassazione penale Sez. II sentenza n. 295 del 8 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:295PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, che giustifica l'adozione di una misura cautelare, può essere desunto sia dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, sia dalla personalità dell'indagato, oggettivamente valutata alla stregua dei precedenti penali e della condotta rilevata. La valutazione della pericolosità sociale non può fondarsi su un automatismo derivante dalla durata della custodia cautelare già sofferta, ma richiede un'apprezzamento concreto e attuale della persistenza e consistenza delle esigenze cautelari che ne avevano originariamente giustificato l'applicazione. La sostituzione della misura carceraria con gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico può essere esclusa in ragione dell'inaffidabilità dell'imputato e del concorso di persone nel reato, qualora tali elementi rendano la misura gradata non idonea a fronteggiare il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. DAVIGO P. - rel. Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 09/06/2014 del Tribunale di Catania;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Cedrangolo Oscar, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;

udito per l'imputata l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accogli…

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