Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 203 del 2019

ECLI:IT:TARBS:2019:203SENT

Massima

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Il cittadino extracomunitario che richiede il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno di lungo periodo deve dimostrare di disporre di risorse economiche sufficienti e stabili, tali da garantire il proprio sostentamento e quello della propria famiglia, senza gravare sui servizi sociali dello Stato. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente negare il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno di lungo periodo qualora il richiedente non abbia prodotto la documentazione idonea a comprovare la disponibilità di un reddito adeguato, anche in considerazione del suo pregresso percorso lavorativo caratterizzato da periodi di disoccupazione o di occupazione irregolare. Inoltre, il mancato riscontro da parte del richiedente alla richiesta di integrazione documentale formulata dall'amministrazione e il suo rientro temporaneo nel Paese di origine senza preventiva comunicazione all'autorità competente, costituiscono elementi che legittimano il diniego del permesso di soggiorno, in quanto sintomatici di un atteggiamento di scarsa collaborazione e di mancata diligenza nell'adempimento degli oneri posti a suo carico. Anche la circostanza che il richiedente abbia svolto in passato attività lavorativa, se non accompagnata dalla dimostrazione di un reddito adeguato e stabile, non è sufficiente a giustificare il rilascio di un ulteriore permesso di soggiorno per attesa occupazione, atteso che tale istituto presuppone la ragionevole aspettativa di poter reperire una nuova occupazione entro il termine previsto dalla legge, aspettativa che non può ritenersi sussistente in presenza di un pregresso percorso lavorativo caratterizzato da periodi di disoccupazione o di occupazione irregolare.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2019

N. 00203/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00522/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 522 del 2017, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio “digitale” corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio “fisico”
ex lege
presso la Segreteria della Sezione in Brescia, Via Zima n. 3;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Mantova, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, con domicilio “digitale” corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio “fisico” presso la s…

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