Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha stabilito che, ai sensi degli artt. 244 e 245 del D.Lgs. 152/2006, la competenza ad emanare ordinanze di messa in sicurezza e bonifica di siti contaminati spetta esclusivamente alla Provincia, e non al Comune. Pertanto, il Comune non può imporre ad un soggetto, in qualità di mero proprietario di un'area, obblighi di realizzazione di barriere idrauliche e di bonifica, senza che sia stata previamente esperita dalla Provincia la procedura di individuazione del responsabile dell'inquinamento e senza che sia stata emanata la relativa diffida. L'incompetenza dell'amministrazione emanante il provvedimento impugnato determina l'annullamento dello stesso, assorbendo ogni altra censura relativa a vizi di legittimità, in quanto il giudice non può sostituirsi all'amministrazione competente nell'esercizio del potere amministrativo. Inoltre, il principio di cui agli artt. 240, 242, 244, 245, 250 e 253 del D.Lgs. 152/2006, nonché il principio "chi inquina paga" sancito dall'art. 191, comma 2, del Trattato UE, impongono che gli obblighi di messa in sicurezza e bonifica siano posti a carico del soggetto responsabile dell'inquinamento, e non del mero proprietario incolpevole dell'area.