Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10230 del 11 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:10230PEN

Massima

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In tema di custodia cautelare per il reato di associazione mafiosa, la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. può essere superata solo con il recesso dell'indagato dall'associazione o con l'esaurimento dell'attività associativa, mentre il mero decorso di un apprezzabile lasso di tempo tra l'emissione della misura e i fatti contestati (cd. "tempo silente") non costituisce di per sé prova dell'irreversibile allontanamento dell'indagato dal sodalizio, potendo essere valutato esclusivamente in via residuale, quale uno dei possibili elementi (tra cui, ad esempio, un'attività di collaborazione o il trasferimento in altra zona territoriale) volti a fornire la dimostrazione, in modo obiettivo e concreto, dell'assenza di esigenze cautelari. Pertanto, la dedotta dissociazione dell'imputato dal clan, in assenza di riscontri specifici in atti circa una concreta ed effettiva collaborazione con l'autorità giudiziaria, non è sufficiente a superare la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, così come il mero decorso di un apprezzabile lasso di tempo dalla commissione dei fatti non può, da solo, costituire prova dell'irreversibile allontanamento dell'indagato dal sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere Rel.

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ca.Lu. nato a M il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 28-11-2023 del TRIBUNALE di LECCE
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
sentite le conclusioni del PG MARIAEMANUELA GUERRA che ha chiesto il rigetto del ricorso
udito il difensore avv.to Me. che si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del Riesame di Lecce, con ordinanza in data 28 novembre 2023, rigettava l'appello proposto nell'interesse di Ca.Lu. avverso l'ordinanza della Corte di Appello di Lecce datata 3-11-23 che aveva respinto la richie…

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