Il terzo interessato, portatore di interessi civilistici, non può stare in giudizio personalmente nel procedimento di opposizione a un provvedimento di confisca, ma ha l'onere di patrocinio che è soddisfatto solo attraverso il conferimento di procura speciale al difensore. In mancanza di tale procura speciale, il ricorso per cassazione proposto dal difensore è inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il terzo interessato, quale soggetto portatore di interessi civilistici e non penalmente coinvolto nel procedimento, non può stare in giudizio personalmente ma deve conferire procura speciale al proprio difensore per poter impugnare il provvedimento di confisca. In assenza di tale procura speciale, il ricorso per cassazione proposto dal difensore è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende. Ciò in applicazione della disciplina prevista dagli artt. 100 e 83 c.p.p. per i soggetti portatori di interessi civilistici nel processo penale.