Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza breve n. 126 del 2024

ECLI:IT:TARBO:2024:126SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo che inibisce la prosecuzione di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande in deroga al divieto di insediamento di nuove attività di somministrazione nel nucleo di antica formazione della città storica, in esecuzione di una sentenza del giudice amministrativo che ha riconosciuto l'accessorietà di tale attività rispetto all'originaria attività di vendita, è legittimo e non può essere eluso mediante una mera comunicazione di estensione della superficie di somministrazione, in assenza di sopravvenienze fattuali o giuridiche che ne giustifichino la modifica. Il principio di diritto affermato dalla sentenza, ancorché non definitiva, è vincolante per le parti del giudizio e deve essere rispettato dall'amministrazione nell'esercizio dei propri poteri di controllo e repressione, non essendo sufficiente una mera comunicazione del privato per ottenere l'autorizzazione tacita all'ampliamento dell'attività, in quanto tale comunicazione non integra gli estremi di una vera e propria istanza o segnalazione certificata di inizio attività, soggette a specifici obblighi procedimentali. L'amministrazione, pertanto, è legittimata a inibire la prosecuzione dell'attività di somministrazione oltre i limiti precedentemente autorizzati in deroga, in esecuzione della sentenza del giudice amministrativo, senza che ciò possa essere eluso mediante una mera comunicazione del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/02/2024

N. 00126/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00055/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 c. p. a.;
sul ricorso numero di registro generale 55 del 2024, proposto da
Floris House S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Pesci, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Bologna, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonella Trentini, Antonio Carastro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Antonio Carastro in Bologna, piazza Maggiore,6;

e con l'intervento di

ad opponendum:
Condominio…

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