Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4610 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:4610SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, non richiedendo una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso, in quanto l'abusività delle opere costituisce di per sé motivazione sufficiente per l'adozione della misura repressiva. Ciò in quanto, in presenza di un abuso edilizio, l'autorità amministrativa è tenuta ad intervenire affinché sia ripristinato lo stato dei luoghi, non sussistendo alcuna discrezionalità dell'amministrazione in relazione al provvedere. L'ordinanza di demolizione è pertanto sufficientemente motivata con il mero accertamento dell'abuso, essendo "in re ipsa" l'interesse pubblico alla sua rimozione, salvo il caso in cui l'inerzia dell'amministrazione abbia ingenerato un legittimo affidamento nel privato. Inoltre, qualora l'amministrazione abbia già accertato l'incompatibilità delle opere realizzate con la disciplina urbanistica dell'area, non è necessario attendere l'esito della domanda di permesso di costruire in sanatoria presentata dal privato, in quanto il beneficio della sanatoria è in radice escluso per l'insanabile contrasto con la normativa urbanistica. In tali ipotesi, il principio di economicità e coerenza dell'azione amministrativa impone la conservazione dell'ordinanza di demolizione, la cui esecuzione non potrebbe mai condurre a esiti contrari a quelli voluti dalla legge.

Sentenza completa

N. 05706/2008
REG.RIC.

N. 04610/2011 REG.PROV.COLL.

N. 05706/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5706 del 2008, proposto da:
Aniello Cascone e Giuseppina Noviello, rappresentati e difesi, giusta procura a margine del ricorso introduttivo, dagli Avvocati Renato Ceccarelli e Giuseppina Cesarano, con i quali elettivamente domiciliano in Napoli, presso lo studio de Costanzo alla via Monteoliveto n. 86;

contro

il Comune di Pompei, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso, giusta procura in calce alla copia del ricorso notificato e giusta delibera di G.C. n. 358/2008 dall’Avvocato Mascia Perna, con il quale domicilia in Napoli presso la segreteria del T.A.R. Campania;

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