Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 2673 del 2009

ECLI:IT:TARVEN:2009:2673SENT

Massima

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Il silenzio-assenso si forma sulla domanda di condono edilizio presentata dal privato, anche in assenza di una espressa pronuncia della pubblica amministrazione entro il termine di legge, indipendentemente dalla verifica dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti dalla normativa, salvo il successivo esercizio dei poteri di autotutela da parte dell'amministrazione per annullare il provvedimento tacitamente formatosi, ove ne ricorrano i presupposti. La mancata realizzazione dell'opera entro il termine di legge non costituisce causa ostativa alla formazione del silenzio-assenso, ma rileva solo ai fini del successivo rigetto della domanda di condono. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a pronunciarsi espressamente sul provvedimento di diniego entro il termine perentorio, decorso il quale si forma il silenzio-assenso, con la conseguente preclusione per l'amministrazione di adottare legittimamente un provvedimento di rigetto senza prima aver annullato d'ufficio l'assenso tacitamente formatosi. Tale interpretazione, oltre ad essere maggiormente conforme al dettato normativo, risponde alla ratio dell'istituto del silenzio-assenso, coniugando le esigenze di semplificazione e certezza dei rapporti giuridici con quelle di tutela degli interessi pubblici sottesi al governo del territorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
Sezione Seconda
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 1259 del 2007, proposto da Gi. Za., rappresentato e difeso dall'avv. An. Po. presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Ve. - Me., via To. Be. (...);

contro
il Comune di Ve., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Gi. Gi., M. M. Mo., An. Ia., Ma. Ba., Ni. On., Gi. Ve., con domicilio eletto presso la Civica Avvocatura nella sede Municipale in Ve. Sa. Ma., (...);

per l'annullamento
dell'ordinanza 9 febbraio 2007 (prot. PG 2007/66003) a firma del dirigente della direzione edilizia privata del Comune di Ve. con la quale è stata rigettata la domanda di definizione degli illeciti edilizi ex lege n. 326 del 2003 presentata dal ricorrente il 20 luglio 2004;
nonché con ricorso per motivi aggiunti, deposi…

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