Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25447 del 10 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:25447PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni mobili e immobili, anche formalmente intestati a terzi, è legittimo quando risulti provata la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi lecitamente percepiti dal soggetto sottoposto a indagine, in quanto tale sproporzione costituisce presunzione di arricchimento illecito derivante da attività criminosa. Tuttavia, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente tale valutazione di sproporzione, confrontandosi puntualmente con le risultanze di eventuali consulenze tecniche di parte che offrano una ricostruzione analitica della situazione patrimoniale e reddituale del soggetto, senza limitarsi a considerazioni di mera verosimiglianza o ad argomentazioni congetturali. La motivazione deve essere logica, completa e scevra da vizi di apparenza, in modo da consentire il pieno controllo della correttezza del giudizio di sproporzione effettuato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza in data 1-10-12 del Tribunale di Messina;

Udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));

Udite le richieste del Pubblico Ministero, Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.-. Con ordinanza in data 16-6-2011 il GIP di Messina, nell'applicare a (OMISSIS) la custodia cautelare in carcere per il delitto di cui all'articolo 416 bis c.p.…

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