Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38941 del 27 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38941PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti si configura quando il contributo dell'agente risulti funzionale per l'esistenza dell'associazione in un dato momento storico, anche per un periodo temporalmente limitato, essendo sufficiente il coinvolgimento in un solo reato-fine o in singoli episodi criminosi, purché le connotazioni della condotta dell'agente, consapevolmente servitosi dell'organizzazione per commettere i fatti, ne rivelino un ruolo specifico in funzione delle dinamiche operative e della crescita criminale dell'associazione. La commissione di reati di spaccio di stupefacenti rappresenta un indice sintomatico dell'esistenza dell'associazione, senza che sia necessaria la realizzazione di tutti i reati-fine programmati, essendo configurabile il concorso tra il reato associativo e i singoli reati di detenzione e spaccio, a condizione che il giudice verifichi puntualmente che i reati-fine siano stati programmati al momento della costituzione dell'associazione. Il controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito è circoscritto alla verifica che il testo dell'atto impugnato contenga l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo sorreggono, che il discorso giustificativo sia effettivo e non meramente apparente, e che nella motivazione non siano riscontrabili contraddizioni né illogicità evidenti, senza possibilità di verifica della rispondenza della motivazione alle acquisizioni processuali e senza che sia possibile dedurre nel giudizio di legittimità il travisamento del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2017 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Gianni Filippo Reynaud;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Di Nardo Marilia che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito per gli imputati, l'avv. (OMISSIS), anche in sostituzione de…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.