Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1615 del 14 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:1615PEN

Massima

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La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale diversa dalla norma incriminatrice, idonea a mitigare il trattamento sanzionatorio, comporta la rideterminazione della pena non ancora interamente espiata, salvo il caso in cui gli aspetti di fatto rilevanti ai fini dell'applicazione della norma risultante dalla declaratoria di incostituzionalità siano stati già in concreto esaminati ed esclusi dal giudice della cognizione. Il giudice dell'esecuzione ha il dovere di rimuovere l'illegittimità del trattamento sanzionatorio derivante dalla declaratoria di incostituzionalità, procedendo al giudizio di valenza che era stato illegittimamente inibito al giudice della cognizione dalla disciplina positiva ritenuta costituzionalmente illegittima, nei limiti in cui le sue valutazioni non possano mai contraddire quelle del giudice della cognizione risultanti dal testo della sentenza irrevocabile. Tuttavia, la rideterminazione della pena non può essere disposta qualora le modalità concrete di realizzazione del reato, anche in assenza della circostanza attenuante dichiarata incostituzionale, non consentano di ritenere il fatto di lieve entità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa in data 16/10/2013 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma;

Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere DI TOMASSI ((omissis));

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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