Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41385 del 6 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41385PEN

Massima

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Il dolo generico richiesto per il delitto di falsa dichiarazione sostitutiva di atto notorio (art. 483 c.p.) sussiste quando l'agente, pur essendo tenuto per legge a dichiarare la verità, afferma consapevolmente il falso, a prescindere dall'esistenza di uno specifico intento di ingannare o nuocere. La valutazione della personalità socialmente pericolosa dell'imputato, desunta dal numero e dalla qualità dei reati commessi, legittima il diniego delle attenuanti generiche e della sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria, trattandosi di valutazioni di merito incensurabili in sede di legittimità se sorrette da motivazione immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. MO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/10/2007 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. Monetti Vito che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

La Corte di Cassazione:

OSSERVA

Lo. Mo. An. , imputato d…

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