Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13146 del 8 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:13146PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando, pur in assenza di una specifica indicazione nel provvedimento del fatto contestato e del nesso di pertinenzialità con le cose da sottoporre a sequestro, risulti comunque evidente il rapporto tra gli elementi sequestrati e il reato ipotizzato sulla base di altri provvedimenti giudiziari, anche se dichiarati inefficaci per ragioni di natura processuale. Ai fini della legittimità del sequestro probatorio non è necessario l'accertamento della sussistenza in concreto del reato, essendo sufficiente l'indicazione del tipo di reato contestato e la sussistenza del fumus commissi delicti, nonché del nesso di pertinenzialità tra le cose da sequestrare e il reato ipotizzato. Il giudice può quindi fare riferimento ad altri provvedimenti giudiziari, anche se dichiarati inefficaci per motivi processuali, per desumere gli elementi necessari a giustificare il sequestro probatorio, purché risulti comunque evidente il rapporto tra gli elementi sequestrati e il reato ipotizzato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ce. Fa. ;

avverso l'ordinanza del Tribunale di S. Maria Capua Vetere in data 7 luglio 2009;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. COLLA Giorgio;

udito il Procuratore generale nella persona del sostituto dott. MONETTI Vito, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avvocato Ordile Antonino.

FATTO E DIRITTO

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di S. Maria Capua Vetere ha ri…

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