Il concorso di più soggetti nel reato di furto aggravato è configurabile quando, sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di prova, emerga che ciascuno degli imputati abbia consapevolmente e volontariamente contribuito alla realizzazione della condotta delittuosa, anche attraverso condotte di mero favoreggiamento o di copertura dell'altrui attività criminosa, senza che sia necessaria la prova di un previo accordo tra i concorrenti o di una specifica attribuzione di ruoli. Pertanto, il giudice di merito può ritenere integrato il concorso nel reato di furto aggravato anche nei confronti dell'imputato che, pur non avendo materialmente sottratto il bene, abbia comunque agevolato o coperto l'azione delittuosa degli altri concorrenti, sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di fatto emersi nel processo, senza che sia necessaria una puntuale individuazione del suo specifico contributo causale. Inoltre, la prognosi medica relativa all'impedimento di un imputato o del suo difensore a partecipare all'udienza, pur costituendo un elemento rilevante, non vincola il giudice, il quale può motivatamente disattenderla ove ritenga che, con l'ausilio di adeguate cure, l'impedimento possa essere superato in tempi ragionevoli, senza pregiudicare il diritto di difesa. Infine, la mancata concessione delle attenuanti generiche può essere legittimamente motivata con riferimento ai criteri di cui all'art. 133 c.p., senza che ciò comporti un'indebita interferenza tra i parametri valutativi previsti per tale istituto e quelli stabiliti per la commisurazione della pena.