Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9733 del 5 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9733PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, nell'ambito della polemica tra contrapposti schieramenti elettorali, può giustificare l'adozione di toni aspri e valutazioni non obiettive, a condizione che la critica non trasmodi in attacco personale della sfera privata dell'offeso e non sconfini nella contumelia e nella lesione della reputazione dell'avversario. Pertanto, il riferimento all'indegnità di un candidato, se strumentalmente collegato a rimarcare la diversità degli esponenti degli opposti schieramenti e del modo di interpretare la funzione pubblica, rientra nell'esercizio legittimo del diritto di critica politica, senza configurare il reato di diffamazione. Il giudice, nel valutare la sussistenza della scriminante, deve verificare che le espressioni utilizzate, pur potendo essere ritenute offensive, siano comunque contenute entro i limiti della continenza, senza travalicare in attacchi personali e lesioni della reputazione dell'avversario. La valutazione del giudice deve essere effettuata tenendo conto del contesto di contrapposizione politica in cui le dichiarazioni si inseriscono, senza necessità di un approfondimento dibattimentale, qualora gli elementi acquisiti risultino già sufficienti a sostenere il proscioglimento per insussistenza del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 753/2013 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di VALLO DELLA LUCANIA, del 19/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Cedrangolo Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore della …

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