Il potere sanzionatorio di ingiunzione della demolizione di opere edilizie abusive rientra nella competenza del dirigente comunale o del responsabile degli uffici e dei servizi, e non del sindaco, in quanto trattasi di un tipico potere gestionale. Pertanto, l'ordinanza di demolizione emessa dal sindaco è illegittima per incompetenza, in quanto tale provvedimento deve essere adottato dal dirigente o dal responsabile competente ai sensi dell'art. 107, comma 3, lett. g), d.lgs. n. 267/2000. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il potere sanzionatorio in materia edilizia, inclusa l'ingiunzione di demolizione di opere abusive, rientra nella competenza del dirigente comunale o del responsabile degli uffici e dei servizi, e non del sindaco, in quanto atto di gestione e non di indirizzo politico-amministrativo. Tale principio è fondato sulla disciplina normativa contenuta nell'art. 51, comma 3, l. n. 142/1990, nell'art. 2 l. n. 191/1998 e nell'art. 107, comma 3, lett. g), d.lgs. n. 267/2000, che attribuiscono tale potere ai dirigenti e responsabili degli uffici, e non al sindaco. La massima afferma quindi il principio di diritto secondo cui il provvedimento sanzionatorio di demolizione di opere edilizie abusive deve essere adottato dal dirigente o responsabile competente, e non dal sindaco, in quanto atto di gestione e non di indirizzo politico-amministrativo.