La destinazione d'uso di un immobile, ai fini urbanistici ed edilizi, è determinata dalla documentazione amministrativa a carattere urbanistico o catastale, indipendentemente dall'effettivo utilizzo dello stesso. Pertanto, la qualificazione di un immobile come "deposito" non esclude necessariamente la possibilità di insediare al suo interno un'attività produttiva, qualora la documentazione amministrativa ne attesti la destinazione d'uso produttiva o comunque compatibile con tale attività. In particolare, la presenza di un deposito all'interno di un immobile a destinazione produttiva non ne modifica la qualificazione urbanistica, in quanto il deposito rappresenta una caratteristica complementare e compatibile con la destinazione produttiva. Inoltre, ai sensi dell'art. 51 della legge regionale n. 12 del 2005, all'interno della medesima categoria funzionale è sempre ammessa la modifica della destinazione d'uso, anche in deroga alle previsioni del Piano di Governo del Territorio. Pertanto, l'ordine di cessazione di un'attività produttiva in un immobile qualificato come "deposito" è illegittimo, qualora la documentazione amministrativa attesti la destinazione d'uso produttiva o comunque compatibile con tale attività.