Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25742 del 18 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:25742PEN

Massima

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Il reato di diffamazione commesso mediante la diffusione di volantini contenenti riferimenti espliciti e denigratori all'attività di un pubblico ufficiale, con l'attribuzione di comportamenti estranei al corretto esercizio delle sue funzioni istituzionali, integra gli elementi costitutivi del reato di cui all'art. 595 c.p., senza che possa trovare applicazione l'esimente dell'esercizio del diritto di critica di cui all'art. 51 c.p., in assenza di una piena prova dei presupposti di tale causa di giustificazione. La responsabilità penale del concorrente nel reato di diffamazione può essere affermata anche in assenza della sua presenza materiale al momento della diffusione dei volantini, qualora emerga la sua consapevolezza della provenienza e del contenuto dello scritto diffamatorio, in applicazione dell'art. 110 c.p. La liquidazione del danno in via equitativa e della provvisionale da parte del giudice di merito, nell'ambito del proprio potere discrezionale, non è censurabile in sede di legittimità, ove adeguatamente motivata. Il reato di diffamazione, pur essendo estinto per intervenuta prescrizione, non impedisce il rigetto del ricorso agli effetti civili, in considerazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato accertati in sede penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1029/2010 CORTE APPELLO di ANCONA, del 03/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DE AUGUSTINIS Umberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del …

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