Il possesso di beni di provenienza illecita, in assenza di giustificazioni plausibili da parte dell'imputato, integra il dolo del delitto di ricettazione, in quanto consente di ritenere provata la consapevolezza della provenienza delittuosa dei beni. L'apposizione di targhe di altra autovettura su un veicolo di provenienza furtiva, al fine di ostacolare l'identificazione della sua origine illecita, costituisce condotta rilevante ai fini del reato di riciclaggio, a prescindere dalla qualificazione giuridica originaria del fatto. La chiamata in correità dell'imputato, se adeguatamente riscontrata da altri elementi probatori, può fondare la responsabilità per il reato di furto, anche in assenza di una ricostruzione dettagliata della condotta materiale. La presenza di una precedente condanna a pena non sospesa non impedisce la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena in sede di nuova condanna, purché la pena complessiva non superi il limite previsto dall'articolo 163 c.p.; in caso contrario, la revoca del beneficio è giuridicamente corretta.