Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19371 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19371PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di bancarotta fraudolenta documentale di cui all'art. 216, comma 1, n. 2, della legge fallimentare sussiste non solo quando la ricostruzione del patrimonio dell'imprenditore fallito si renda impossibile per il modo in cui le scritture contabili siano state tenute, ma anche quando gli accertamenti da parte degli organi fallimentari siano stati ostacolati da difficoltà superabili solo con particolare diligenza, essendo sufficiente l'elemento psicologico del dolo generico, costituito dalla coscienza e volontà dell'irregolare tenuta delle scritture contabili con la consapevolezza che ciò renda impossibile o gravemente difficoltosa la ricostruzione delle vicende patrimoniali. La differenza tra la bancarotta fraudolenta documentale e quella semplice prevista dall'art. 217, comma 2, della legge fallimentare risiede nell'elemento psicologico, essendo il dolo generico richiesto per la prima e il dolo o la colpa per la seconda. Pertanto, la denunzia di smarrimento della documentazione bancaria, pur non escludendo di per sé l'integrazione del reato di bancarotta documentale, non è sufficiente a escludere la responsabilità penale dell'imputato, qualora risulti comunque accertato che la condotta dell'agente abbia ostacolato gli accertamenti degli organi fallimentari, rendendo gravemente difficoltosa la ricostruzione del patrimonio dell'imprenditore fallito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto L. C. - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2015 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMATORE ROBERTO.
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore dott. CORASANITI GIUSEPPE;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Ancona ha confermato integralmente la condanna del predetto im…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.