Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto a dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di dare esecuzione integrale alla sentenza passata in giudicato, provvedendo al rilascio del nuovo provvedimento amministrativo entro un termine perentorio. In caso di ulteriore inerzia, il giudice può nominare un commissario ad acta, a spese dell'amministrazione inadempiente, con il compito di adottare tutti gli atti necessari per l'esecuzione del giudicato. Il giudice può inoltre condannare l'amministrazione al pagamento di una penalità di mora per ogni mese di ritardo nell'esecuzione della sentenza, a favore del ricorrente vittorioso. Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto a garantire l'effettiva esecuzione della sentenza passata in giudicato, disponendo gli strumenti necessari per superare l'inerzia o il rifiuto dell'amministrazione di adempiere agli obblighi derivanti dal giudicato, al fine di assicurare la piena tutela del diritto del ricorrente. La mancata esecuzione della sentenza da parte dell'amministrazione, entro i termini assegnati, comporta l'applicazione di misure coercitive, quali la nomina di un commissario ad acta e la condanna al pagamento di una penalità di mora, a tutela dell'effettività della giustizia amministrativa.