Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5805 del 16 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:5805PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si configura quando sussistono gravi indizi di colpevolezza circa l'adesione dell'imputato all'associazione criminale, desumibili dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e da riscontri oggettivi come intercettazioni telefoniche ed ambientali, che dimostrino il radicamento del sodalizio nel territorio, la nomina di referenti locali, la detenzione di armi, l'insorgere di conflitti violenti con gruppi rivali, la celebrazione di riti iniziatici e affiliativi, la muta assistenza tra sodali, l'omertà diffusa nell'ambiente di operatività, nonché l'esistenza di attività estorsive e di narcotraffico organizzato. Tali elementi, valutati complessivamente e in modo logicamente coerente, integrano una solida piattaforma indiziaria che giustifica la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, anche in assenza di riscontri diretti per ogni singolo episodio contestato, purché le dichiarazioni dei collaboratori risultino attendibili e sorrette da riscontri oggettivi. La motivazione del giudice di merito che dia conto in modo adeguato di tali elementi e della loro valutazione complessiva, rispettando i canoni di logicità e coerenza, non è censurabile in sede di legittimità, essendo precluso a questa Corte un riesame del merito della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv.to Giulitto Vito nell'interesse di:

Pa. Co. nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Bari del 22.7.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Giuseppe Bronzini;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dr. GIALANELLA Antonio, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

osserva:

SVOLGIME…

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