Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26663 del 7 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26663PEN

Massima

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Il valore economico del bene sottratto, valutato oggettivamente in relazione al livello economico medio della comunità, costituisce il criterio principale per l'applicazione dell'attenuante della speciale tenuità del danno, ai sensi dell'art. 62, n. 4, c.p. La condizione economica della persona offesa rappresenta un criterio meramente sussidiario, che può esercitare un'influenza negativa solo nel caso in cui, pur essendo il danno oggettivamente di particolare tenuità, abbia provocato un pregiudizio notevole per le disagiate condizioni economiche della stessa. Ai fini della valutazione del danno, ai sensi della predetta attenuante, rileva esclusivamente il pregiudizio economico subito dalla parte offesa nel momento della sottrazione, essendo del tutto irrilevante l'eventuale successiva restituzione della refurtiva, la quale può eventualmente assumere rilevanza ai fini del riconoscimento dell'attenuante prevista dall'art. 62, n. 5, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - rel. Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. PE. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1109/2008 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 21/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CLAUDIO D'ISA;

udito il P.G. in persona del Dott. GIALANELLA Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN DIRITTO

BE. Pe. …

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