Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46183 del 13 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:46183PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'attualità della pericolosità sociale di un soggetto sottoposto a misura di prevenzione, deve tenere conto non solo della condanna penale pregressa e della prossimità temporale dei fatti che hanno dato luogo all'applicazione della misura, ma anche dell'evoluzione della personalità del proposto durante il periodo di detenzione o sottoposizione a misure cautelari. Pur non essendovi una presunzione di cessazione della pericolosità sociale per il solo fatto di un prolungato periodo di detenzione, il giudice è tenuto a verificare attentamente se il comportamento tenuto dal soggetto durante la carcerazione, l'eventuale impegno nel percorso di reinserimento sociale e il mutamento degli atteggiamenti e degli stili di vita facciano ritenere superato il rischio di recidiva. La motivazione del provvedimento deve pertanto dare conto in modo puntuale di tale verifica, senza poter fondare l'attualità della pericolosità unicamente sulla base della precedente condanna o della vicinanza temporale dei fatti, ma valutando complessivamente gli elementi sintomatici di un effettivo distacco dalle logiche criminali e di una concreta prospettiva di reinserimento nella società legale. Solo in tal modo può ritenersi rispettato l'onere motivazionale richiesto dalla giurisprudenza di legittimità in materia di misure di prevenzione personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matild - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 20/02/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BRANCACCIO MATILDE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO Franca per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto impugnato, datato 20.2.2019, la Corte d'Appello di Palermo, Sezione Misure di Prevenzione, ha confermato il decreto del Tribunale di Palermo del 8.5.2017 con cui…

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