Il rigetto della domanda di emersione dal lavoro irregolare, presentata ai sensi del d. lgs. 109/2012, è illegittimo qualora l'Amministrazione non abbia adeguatamente motivato la decisione, omettendo di considerare la reale situazione occupazionale e reddituale del lavoratore straniero richiedente. In particolare, l'Amministrazione non può fondare il diniego sulla mancata conclusione di una precedente procedura flussi, sulla presunta insufficienza reddituale superata dal cumulo con il reddito di familiari, nonché sulla pluralità di dipendenti attribuiti al datore di lavoro, senza verificare la concreta sussistenza di tali elementi e la loro effettiva rilevanza ai fini della valutazione della domanda. Inoltre, l'Amministrazione non può escludere a priori il rilascio del permesso per attesa occupazione, qualora la carenza reddituale del datore di lavoro sia dovuta a causa non imputabile al lavoratore. In tali ipotesi, l'Amministrazione è tenuta a motivare in modo logico e consequenziale il provvedimento di rigetto, considerando tutti gli elementi rilevanti emersi dall'istruttoria, al fine di garantire il rispetto del diritto del lavoratore straniero all'emersione dal lavoro irregolare.