Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36237 del 19 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:36237PEN

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il giudice, nell'ambito del procedimento di applicazione delle misure cautelari, non può modificare il fatto contestato rispetto a quello indicato nella richiesta del pubblico ministero, in quanto ciò comporterebbe una violazione del principio della domanda cautelare, che attribuisce al pubblico ministero il potere-dovere di richiedere la misura, con il supporto degli elementi su cui la stessa si fonda, e al giudice il potere-dovere di provvedere con atto motivato, nel rispetto dei requisiti formali fissati dalla legge. Pertanto, il giudice può dare ai fatti sottoposti al suo esame la qualificazione giuridica ritenuta corretta, ma non può porre a base del provvedimento cautelare un fatto diverso da quello ipotizzato nella richiesta del pubblico ministero, in quanto ciò inciderebbe sull'autonomo potere d'iniziativa del pubblico ministero. Tale principio vale anche per il giudice del riesame, il quale non può modificare il fatto contestato rispetto a quello indicato nella richiesta cautelare, dovendo limitarsi a valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura richiesta dal pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/04/2019 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TRONCI Andrea;
sentito il P.M., in persona del Sost. Proc. Gen. Dott.ssa CESQUI Elisabetta, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi, previa riqualificazione del fatto di cui al capo 12) nel reato previsto e punito dall'arti…

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