Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21876 del 1 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:21876PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il peculato si configura quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, abusando della sua posizione, si appropria o distrae denaro o altra cosa mobile di cui ha il possesso in ragione del suo ufficio o servizio, con la consapevolezza e volontà di realizzare una condotta appropriativa di beni pubblici. Tuttavia, qualora residui un dubbio ragionevole sull'effettiva sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, in particolare sulla volontà dell'agente di sviare la tipicità della funzione pubblica a fini privati, il giudice deve pronunciare sentenza assolutoria, anche in presenza di un utilizzo improprio di beni o servizi pubblici, qualora tale utilizzo risulti giustificato da circostanze eccezionali e urgenti, come l'espletamento di pratiche amministrative per conto di cittadini, purché non vi sia prova certa dell'intento appropriativo. In tali casi, la valutazione dell'elemento soggettivo del reato assume centralità nella decisione, prevalendo sulla mera dimostrazione dell'elemento oggettivo della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Genova;

avverso la sentenza del 12 febbraio 2009 emessa dalla Corte d'appello di Genova;

nel procedimento a carico di:

Ro. Fr. e Vi. St. ;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del consigliere Dott. ((omissis));

sentito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.