Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive può essere legittimamente adottato dal Comune anche in assenza di previo avviso di avvio del procedimento, in quanto la repressione di interventi realizzati senza titolo edilizio costituisce atto dovuto ed espressione di un potere vincolato, il cui contenuto non può essere diverso in caso di previa comunicazione dell'avvio procedimentale, ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241 del 1990. Tuttavia, qualora sia pendente un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso un provvedimento inibitorio della denuncia di inizio attività (d.i.a.) concernente le medesime opere ritenute abusive, il giudizio sull'ordinanza di demolizione deve essere sospeso in attesa della definizione del giudizio pregiudiziale, in applicazione degli artt. 79 del codice del processo amministrativo e 295 del codice di procedura civile, in quanto il suo eventuale accoglimento renderebbe legittime le opere per reviviscenza dell'efficacia della d.i.a. Ciò in considerazione della natura sostanzialmente giurisdizionale del ricorso straordinario, assimilabile al giudicato amministrativo secondo il prevalente orientamento giurisprudenziale.